STORIE-Roberto

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STORIE-Roberto

Mi chiamo Roberto e sono nato a Latina. Ho 46 anni.

Da piccolo sono cresciuto in campagna; avevo un cane di nome Tommy, dove andavo io, veniva anche lui, e mi ci sono affezionato. Mi piaceva andare a vedere i miei zii che lavoravano e da loro ho imparato a voler bene agli animali.

Poi mi sono trasferito in paese, dove non conoscevo nessuno. Però ho fatto le prime amicizie con i vicini di casa.

Ho fatto la scuola in collegio; finita la scuola sono andato a lavorare e per me il lavoro era importante. Da quando non ho avuto più mia madre non ho più avuto un lavoro.

Oggi sto in comunità e ringrazio che qui ho avuto l’occasione di frequentare di nuovo un corso di formazione; finito il corso mi troverò un lavoro.

Non so qual è la cosa migliore di me, devono giudicare gli altri; io cerco di stare bene con tutti e di avere la mia autostima e credo che tutti dovrebbero fare così.

Se potessi passerei tutto il mio tempo con i miei cugini in campagna, dandogli una mano perché loro hanno tanta terra e ci coltivano la verdura. Me ne partirei da casa la mattina per stare insieme a loro tutto il giorno. A me basterebbe poco, non ho una idea ben specifica di come dovrebbe essere la mia casa o la mia stanza ideale, elegante o di lusso. A me basterebbe un buon letto e un armadio con i comodini, però vorrei i muri viola e la lampadina a luce rossa!

La cosa più fortunata della mia vita mi è capitata in collegio: una signora lasciò in eredità venti milioni di lire ciascuno a tutti i ragazzi per proseguire gli studi!

La lezione più difficile che ho dovuto imparare nella vita è avvenuta quando mi hanno aggredito e mi hanno mandato in ospedale, dove sono stato due mesi. Ero appena uscito dall’ospedale che, proprio il giorno prima di andare a togliermi il gesso, mia madre è stata investita mentre andava dalla sorella, è stata in coma venti giorni e poi è morta, e ancora convalescente e non del tutto guarito ho dovuto andare al funerale.

Cinque anni fa la mia vita era diversa. Ero appena arrivato in questa comunità e sono passati tanti giorni e non è facile comprendere come è cambiata la mia vita. Io penso che tutto sommato sono molto migliorato nonostante negli ultimi tre anni a causa della pandemia sono stato tanto tempo chiuso e limitato. Comunque potrebbe andare meglio.

Per i prossimi anni non mi aspetto niente di che, se non che uno comunque si invecchia. Speriamo bene, soprattutto che nei prossimi anni io riesca a raggiungere l’obiettivo di tornare a casa tranquillo.

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