STORIE-Annarita

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STORIE-Annarita

Mi chiamo Annarita e sono nata a Roma. Ho 54 anni.

Io sono cresciuta in periferia, Via Casilina. Nel posto dove sono cresciuta c’è qualcosa di speciale: sono tutte palazzine basse, con portoni in legno, scale piccole, che mi ricordano la mia casa in montagna. Ci passa anche il tram e c’è un po’ di tutto, supermercati, ingrossi di vestiario, il bar a Tor Pignattara, il fioraio. C’è un bravissimo artigiano che fa tutte le cose in vimini: poltroncine lampadari, tavolini, cestini…….

Non avrei mai voluto nascere altrove.

I capi di abbigliamento che preferisco tra quelli che ho sono i jeans blu, i jeans chiari, le t-shirt a mezza manica o a manica lunga, i maglioni bianchi a collo alto e i pantacollant.

Mi dà fastidio quando gli altri guardano la televisione perché io insieme a loro non ci riesco, non mi concentro bene. Da sola ci riuscirei meglio, quando ero a casa la seguivo.

La cosa migliore di me è la mia bellezza: credo di avere un visino bello e un corpicino con le sue belle forme.

Vorrei che il mio cervello fosse più bravo a socializzare, chiacchierare di più con le persone, capirle e scambiarsi opinioni.

La cosa più fortunata che mi è successa è il lavoro che ho trovato a Via Condotti. Ero proprio a terra, non avevo mangiato e mi girava la testa e mi sono accasciata sul marciapiede. Una signora che passava mi ha chiesto come mai mi trovavo lì e perché stavo sdraiata, io gli ho detto che stavo cercando un lavoro perché avevo proprio bisogno; lei mi ha dato il suo biglietto da visita dicendomi di presentarmi la mattina seguente a Via Condotti vicino al Caffè Greco. Era il mio sogno: un parrucchiere in Centro a Roma! Ci ho lavorato tre quattro mesi e poi grazie a una mia amica mi sono trasferita in un istituto di bellezza sempre a Via Condotti.

Se potessi passerei tutto il mio tempo in un centro estetico a fare la massaggiatrice per le persone che hanno la cellulite.

Nei prossimi dieci anni la cosa che mi aspetto di più è di andare a casa mia e avere un figlio. Infatti quello che dà più significato alla mia vita è la famiglia, nell’insieme.

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