Alla Lanterna si ascolta la musica attivamente. L’ascolto attivo della musica porta ad affermare la creatività e la partecipazione. La musica suscita emozioni attraverso le quali si può dare inizio a relazioni differenziate tenendo conto di una sempre più ampia gamma emotiva che si basa sull’ascolto condiviso. L’ascolto condiviso favorisce l’uscita da situazioni di chiusura proprio contattando i vissuti interni in un proprio spazio mentale favorevole alla comunicazione delle proprie emozioni. L’ascolto in gruppo di brani scelti a turno, perciò, rappresenta una modalità di comunicazione diversa da quella verbale aprendo ad un miglior contatto con gli altri e ad una maggiore predisposizione ad accogliere le richieste altrui.
Angelo: La musica è un’emozione, suscita in me percezioni di piacere e di bellezza; ha avuto una parte importante nella mia storia, mi ha aiutato a crescere e ancora oggi continua ad accompagnare la mia vita. Il mio musicista preferito è Strauss; anche se non lo conosco bene il suo famoso valzer mi ha particolarmente incantato. La mia canzone preferita è “Bella d’estate”, perché senza togliere niente alla musica la modulazione della voce è sorprendente e fantastica. L’ho ascoltata la prima volta qualche mese fa alla radio; ero solo e l’emozione che ho provato è stata di una irrompente positiva novità nel modo di cantare.
Due cantanti che proprio non sopporto sono Alan Sorrenti e Franco Battiato: per me non hanno mai raggiunto la sufficienza!
Invece aspetto con ansia i nuovi album di One Republic, Imagine Dragons, Elodie, Dua Lipa e Lady Gaga.
Cosa sarebbe il mondo senza la musica? Penso che, logicamente, per il fatto che ogni cosa è in relazione a tutte le altre, non si può eliminare qualcosa senza eliminare tutto il resto (ad esempio , se eliminiamo il brutto certamente non rimane la bellezza) Data però, per assurdo, la possibilità comunque di eliminare selettivamente la musica, un mondo senza musica sarebbe incompleto, povero, forse senza armonia.
Rosa: la musica è spensieratezza, è vita, ti distrae dai pensieri e dalle preoccupazioni perché ti concentri sulle note e le parole. Per me è stata importante, mi riuscivo a distaccare dal resto del mondo e a fare mia una canzone; è importante anche adesso, ma allora lo era di più.
I miei cantanti preferiti sono i Pooh, perché mi piacciono le loro melodie. La mia canzone preferita è proprio una loro canzone, “Uomini soli”, perché parla di cose semplici che vivi tutti i giorni. La prima volta l’ho sentita ad una festa del paese mio, ero con mia figlia e mi ricordo di aver provato un sentimento come quello che si prova per una persona, un amore. Aspetto con ansia un loro nuovo disco.
Invece proprio non sopporto il Rock, perché è troppo stravagante.
Il mondo senza musica? Sarebbe spento.
Roberto: per me la musica è un passatempo. Mi ha fatto imparare molte cose e oggi mi dà piacere sentire tante canzoni. Il mio musicista preferito è Eros Ramazzotti, perché ha uno stile musicale che mi piace. La mia canzone preferita è “Per me… per sempre”, che è proprio di Eros, perché mi fa molto riflettere. L’ho ascoltata appena uscita, ed è una canzone che mi dà sempre una sensazione di speranza nel futuro.
Invece non sopporto le canzoni in lingua straniera, perché non capisco cosa dicono.
La musica per me è sostanzialmente un passatempo anche se a volte mi aiuta a pensare, riflettere e farmi delle idee.
Gianluca: la musica mi emoziona: mi fa venire dei bei pensieri, ma anche un pò di malinconia, quando ascolto dei brani legati a momenti passati, di quando ero giovane, che mi ricordano sia le cose brutte che quelle belle. Nella mia vita è sempre stata al primo posto, l’ascoltavo nel tempo libero, mi faceva compagnia, la sentivo in discoteca e al lavoro. Ancora oggi mi aiuta a far passare i brutti momenti distraendomi e dandomi gioia quando sono di buon umore. Molti brani mi fanno riflettere e mi sono di insegnamento.
Non ho un musicista preferito in particolare, forse i Pink Floyd, e i classici brani estivi. I Pink Floyd mi riportano a quando ero ragazzo, al periodo della brutta separazione dei miei genitori: litigavano sempre. Ricordo che la cosa che mi faceva più male era che all’uscita di scuola i miei compagni avevano sempre qualcuno che li aspettava ed io no: mia madre era sola e doveva lavorare per portare i soldi a casa.
Il mio album preferito è proprio dei Pink Floyd, “The Wall”, perché ha segnato la mia burrascosa infanzia in quanto lo ascoltavano sempre i miei fratelli più grandi. L’ascoltavo insieme a loro, sul vecchio giradischi che dovrei ancora avere da qualche parte…. A seconda delle canzoni mi suscita sia felicità che tristezza.
Proprio non sopporto la musica lirica, non fa per me, proprio non la capisco…invece aspetto con curiosità il nuovo album di Tiziano Ferro.
Il mondo senza musica sarebbe sciapo come la pasta senza sale: sin dalla preistoria usavamo i tronchi d’albero per creare un ritmo…..